TRENTO - Presentazione Libro & CD - "Ninna Nanna Marmolèda"
Ninna nanna Marmolèda
Mauro Neri
Coro Croz Corona
Il canto popolare di montagna – chiamato tecnicamente “canto virile a quattro voci” –
costituisce una delle pochissime, per alcuni addirittura l’unica produzione culturale
originalmente trentina, espressione identitaria della nostra terra e della nostra storia culturale.
I complessi non trentini che vogliono cantare canzoni di montagna, non possono far altro che
imitarci, prendendo a modello il modo di cantare “inventato” dai fratelli Pedrotti negli
Anni Venti dello scorso secolo.
È sempre con una certa emozione, quindi, che io mi avvicino ad un coro di montagna e alle sue
canzoni. È un’emozione che deriva dal profondo rispetto che nutro per l’impegno volontario e
gratuito dei coristi, per lo spirito di gruppo che anima i complessi corali, per la preparazione
musicale e psicologica dei loro maestri, per la disponibilità ad essere presenti con le loro voci
nei momenti più importanti delle piccole comunità di paese o di valle, ma anche a portare la
cultura musicale trentina nei cinque continenti, là dove i nostri cori vengono spesso chiamati
dalle comunità di Trentini emigrati all’estero.
Fra le formazioni corali delle nostre valli, in questi ultimi anni ho imparato ad apprezzare la
“voce” pulita e armoniosa del Coro Croz Corona diretto dal maestro Renzo Toniolli. L’ho fatto,
certo, per motivi prettamente geografici ed anagrafici, essendo il Coro in questione espressione
della vivacità culturale della mia Val di Non e per aver scelto, il Croz Corona, il mio comune
Campodenno come sede per le prove settimanali. Ma il mio apprezzamento è motivato anche
da una gratitudine più profonda per il coraggio dimostrato da questi coristi, che non si sono
fermati ad un repertorio assodato e collaudato, ma hanno imboccato in modo intelligente la via
dell’innovazione, della sperimentazione, del coinvolgimento di autori di testi e di musiche
estranei al tradizionale mondo della coralità di montagna.
Questa raccolta di canzoni dal titolo “Ninna Nanna Marmolèda” è in realtà la documentazione di
questo coraggio, dell’audacia con cui i coristi guidati dal loro maestro hanno accettato di
cimentarsi in canzoni sempre nuove, sempre e costantemente un palmo al di sopra delle
capacità già sperimentate: dapprima le canzoni tratte dalle leggende raccolte e riscritte da
Mauro Neri, che nel 2000 sono state la colonna sonora della presenza del Trentino all’Expo
Universale di Hannover; poi le canzoni ispirate alle montagne più belle del Trentino, con cui
venne celebrato nel 2003 l’Anno Internazionale della Montagna; poi ancora le canzoni che
raccontano la nascita della Cooperazione in Trentino, dai drammi della miseria e
dell’emigrazione allo slancio ideale dato dalla figura di don Lorenzo Guetti e di tanti altri
pionieri della cooperazione...
Sempre più in su, insomma, sempre a contatto con musicisti nuovi... Giorgio Moroder, che
dagli Stati Uniti ci regala musiche che, pur molto moderne, rispettano in pieno le melodie
tipiche delle canzoni di montagna; Giuseppe Solera, che da Monaco di Baviera s’è innamorato
delle nostre canzoni popolari e del nostro modo di cantarle ascoltando proprio il Croz Corona,
che è spesso impegnato in tournée in Germania; ma anche Armando Franceschini e Riccardo
Giavina, Mario Lanaro e Andrea Chini, musicisti eclettici e grandissimo spessore, che hanno
regalato al Coro della Val di Non la loro creatività musicale...
Se poi, come scrive anche l’esperto di musica Giuseppe Calliari che introduce questo libro-CD,
le recenti canzoni del Croz Corona raccontano ognuna e sempre una storia ben precisa, il
merito va anche al paroliere, allo scrittore Mauro Neri di cui ben conosciamo la facilità di
scrittura e la capacità di coinvolgimento emotivo che nelle sue canzoni diventa anche sana
pratica di sintesi efficace e lirica. Sono ventidue storie vere, quelle qui cantate:
storie che nascono dal patrimonio di letteratura orale della nostra terra, che volentieri
ascoltiamo e riascoltiamo più volte e che ad ogni ascolto ci regalano sensazioni sempre nuove
e sempre diverse.
Io so bene – per averne parlato spesso con maestri e coristi di altre formazioni – quanto sia
stimato il Croz Corona dagli altri cori e la dimostrazione più evidente di questo rispetto la
troviamo nel fatto che alcune delle canzoni qui racchiuse cominciano ad entrare stabilmente
nei repertori di molti complessi trentini e non trentini. L’aver seminato in tutti questi anni con
umiltà, spesso in silenzio, costanza e con tenacia, è il vero metro per misurare la bontà del
lavoro svolto, è la vera soddisfazione che deve riempire di orgoglio gli amici del Croz Corona.
Franco Panizza
Assessore provinciale alla cultura,
rapporti comunitari e cooperazione